Il parrucchiere che fa moda
“Ho sempre desiderato lavorare nella moda, nel mio modello del mondo, riuscire ad esprimersi in quel contesto, avrebbe avuto lo stesso significato di quando si sale una montagna. Essere top, essere in alto.”
Questo era il modello a cui ho sempre aspirato, quando invece ci sono effettivamente finito in mezzo, da parrucchiere alla moda sono divenuto fashion hairstylist, ho letteralmente cambiato opinione.
Il fatto di essere nella moda, vuol dire intercettare le tendenze, imparare tecniche che non vengono trasmesse a chi ha un salone, toccare e trattare i capelli in un modo diametralmente diverso.
Ecco le differenze sostanziali:
- Essere un parrucchiere che fa moda, ti mette in relazione stretta con i fotografi e stylist; può durare al massimo 3 ore o anche solo 15 minuti (il tempo di uno scatto) e dev’essere anche piuttosto astratto: la mano del parrucchiere si deve vedere poco in genere e quando la si vede la si nota comunque poco nel contesto di tutta la fotografia.
- Essere un parrucchiere nel salone, ti connette con i clienti, che sono anche i portatori del servizio che gli stai realizzando; dev’essere pratico, tecnico e possibilmente ripetibile.
Quindi nella moda, sfilata o servizio fotografico che sia, il parrucchiere valuta i soli capelli della modella (anche piuttosto marginalmente) perché deve decidere del risultato insieme al chi la veste (lo stylist) e/o il fotografo che ne immortala le immagini. Perciò, imparare a dosare la propria mano sulle proprie clienti con un approccio di parrucchiere di salone che fa anche del fashion, è un ottimo modo per conquistare la stima di quelle clienti che vogliono dei capelli simili a quelli delle riviste di moda.
Ecco quindi il valore di essere un parrucchiere che fa moda: riuscire a perdere quella manualità un po’ troppo figurata che rende le messe in piega degli accessori piuttosto evidenti posizionati sulla testa delle clienti.
Questo tipo di filosofia, ha quindi contaminato il mio lavoro e quello delle persone che lavorano con me. Quindi frequentare le sfilate di moda ed essere un parrucchiere di backstage, fondamentalmente mi nutre di idee, interpretazioni e aiuta superare i confini che altrimenti tali rimarrebbero tra le mura del salone.